Riorganizzazione Rete Laboratoristica Regionale

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Si è svolto ieri un primo incontro con il Direttore Sanità Moirano ed i funzionari regionali sul tema della riorganizzazione della rete laboratoristica regionale, alla luce di quanto previsto dalla DGR n. 50, del 23 novembre 2015.
Abbiamo cercato di capire, innanzitutto, se fosse previsto un crono programma, in base al quale ipotizzare la messa a regime della nuova rete dei laboratori analisi. Abbiamo evidenziato, al riguardo, da un lato le oggettive difficoltà operative legate a: personale, forniture, trasporti ed informatica e dall’altro la problematica derivante dall’inadeguatezza logistica di alcuni laboratori hub, che necessitano di adeguamenti strutturali.
E’ apparso evidente che il percorso di riorganizzazione non avrà tempi brevi. Da quanto ci è stato ventilato, infatti, il 2016 dovrà essere utilizzato proprio per risolvere le problematiche evidenziate sopra, con, probabilmente, l’unica eccezione rappresentata dal Piemonte Sud (Cuneo ed Asti), in quanto sembrerebbe trovarsi in una fase più avanzata.
A prescindere dalle possibili tempistiche (che, peraltro, possono subire accelerazioni impreviste) abbiamo posto la questione delle garanzie per i lavoratori coinvolti. La situazione ci è stata relazionata in questi termini: le singole Aziende hanno inviato all’Assessorato, così come previsto dalla DGR, i fabbisogni di personale, alla luce della prevista riorganizzazione, con particolare riferimento ai laboratori spoke (tali dati ci verranno inviati, cosicchè potremo confrontarli con quelli che ci invierete voi). Ci è stato anticipato che le indicazioni aziendali sembrano fotografare, sostanzialmente, la situazione in essere, con una media di personale (per i laboratori spoke) di 24/27 unità.
In prospettiva futura il Dott. Moirano ha espresso la sua intenzione di adottare, comunque, degli standard per definire in modo più preciso le effettive necessità di personale. Ciò potrebbe determinare la necessità di alcune riallocazioni (sono esclusi esuberi) sia verso i laboratori hub sia verso altri settori quali le Anatomie patologiche ed i Centri trasfusionali. Occorre tenere presente, tra l’altro, anche della variabile legata ai pensionamenti previsti nel prossimo biennio. E’ evidente che, sul tema del personale, in assenza di dati ed indicazioni più precisi non abbiamo espresso alcuna valutazione di merito, in attesa di approfondire il tema nel prosieguo del confronto regionale.